Il 2019 ha rappresentato un anno decisivo per la crescita e lo sviluppo del welfare aziendale in Italia, sempre più apprezzato dalle parti sociali coinvolte e implementato tramite il ricorso ai flexible benefit da un numero sempre crescente di aziende.
Novità sul Welfare Aziendale per aziende e dipendenti dal 2020
L’attuale crisi economica causata dall’emergenza sanitaria del Covid-19 ha portato alla luce nuove tematiche legate a questo strumento e al supporto dei lavoratori e delle loro famiglie insieme alla nascita di nuove sfide per l’azienda.
Le imprese hanno dovuto rispondere tempestivamente ad una riorganizzazione o chiusura dell’attività lavorativa, ad un decremento del fatturato e della produttività e all’introduzione di misure distanziamento e dispositivi di sicurezza per permettere la riapertura. Mentre dall’altra parte il dipendente ha subito una riduzione del reddito e del potere d’acquisto e è incorso nella nascita di nuovi bisogni sulle modalità di lavoro e mobilità.
Secondo i dati ISTAT, durante il lockdown, un’impresa su due ha fermato l’attività, con un impatto su circa il 42% dei lavoratori dipendenti. E questo ha amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall’emergenza sanitaria e generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese, con una riduzione di consumi nazionali stimata su base annua tra il 4,1% e il 9,9%.
Si sta assistendo a un cambiamento profondo del lavoro, dei processi aziendali, delle relazioni industriali e dei contenuti delle professioni che si riflettono sul benessere lavorativo grazie ad un piano ben strutturato di welfare aziendale.
Cosa può fare il welfare dopo il COVID-19
Le politiche di welfare aziendale possono giocare un ruolo importante per diversi motivi come:
- aiutare l’azienda a diminuire i costi economici del lavoratore;
- sostenere il reddito del dipendente e aumentare il suo potere d’acquisto con beni e servizi utili alla vita quotidiana;
- incentivare le politiche di benessere lavorativo e sociale attraverso l’introduzione di misure dedicate ai figli, alla mobilità e all’assistenza sanitaria.
A una prima osservazione delle azioni intraprese dalle aziende, si vede come, laddove c’erano risorse disponibili a garantire un intervento, siano state effettuate erogazioni welfare a sostegno dei loro dipendenti. Così come sono stati riformulati piani welfare esistenti – in termini di importi, platee di beneficiari e servizi – per andare incontro alle nuove esigenze dei dipendenti e delle loro famiglie.
Alla luce della componente integrativa e sociale del welfare aziendale, le possibili evoluzioni e le misure da introdurre però possono essere infinite e spaziare dallo smart working, nuovi servizi o modalità di fruizioni fino alla mobilità, proponendo un piano welfare ampio e personalizzabile, adatto a trovare le migliori soluzioni per coprire tutte le nuove esigenze dei dipendenti.
Questi mesi del 2020 hanno infatti dimostrato che avere un buon piano di welfare aziendale aiuta a creare valore nell’offrire un supporto concreto alle persone, alleggerendo la spesa pubblica e dando nuova spinta ai consumi.
Vuoi crearne uno per la tua azienda?