Per fare rifornimento al distributore il passo dalle carte prepagate ai buoni benzina è breve e sta rivoluzionando ancora una volta l’offerta di welfare aziendale in Italia.
Tra i benefit aziendali più apprezzati dai dipendenti, quelli che riguardano buoni carburante o altri strumenti per fare rifornimento, stanno giocando un ruolo fondamentale. E se in principio erano principalmente i buoni pasto ad essere in cima alle preferenze ora anche gli “strumenti” benzina stanno diventando un benefit molto richiesto.
I buoni benzina offerti come benefit aziendale nell’ambito delle politiche di welfare aziendale consentono di detrarre dall’Ires il 100% del costo sostenuto per il loro acquisto per un importo massimo di 516,46 euro (secondo quanto previsti dal Decreto Sostegni del 2021, mentre la legge di norma prevede 258,23 euro).
Se i buoni sono ceduti al cliente, l’azienda può comunque dedurre il costo del buono benzina al 100% per importi fino a 50 euro, gli importi maggiori possono essere contabilizzati sotto la voce “spese di rappresentanza”, in questo caso i limiti di spesa sono:
- 1,3% dei ricavi con un massimo di 10 milioni;
- 0,5% dei ricavi per la parte inclusa tra 10 milioni e 50 milioni;
- 0,1% dei ricavi per oltre 50 milioni.
Il successo dei buoni benzina è stato dilagante. Ma, complice anche la Legge di Stabilità 2018 che manda in pensione la scheda carburante cartacea, il mondo del carburante sta cambiando velocemente.
A imporsi sul mercato sono ora più che mai presenti diverse soluzioni, sempre più evolute: dalle carte prepagate, in versione usa e getta o ricaricabili, alle carte carburante tradizionali con pagamento posticipato.
Tra le offerte disponibili sul mercato, la Carta Carburante UTA Edenred permette alle aziende di offrire una soluzione smart ai propri dipendenti con un sistema semplice, sicuro ed immediato.
La carta carburante multibrand di Edenred è accettata in oltre 8.500 stazioni di servizio in tutta Italia, tra player di mercato e pompe bianche, e il dipendente che fa rifornimento non dovrà fare altro che pagare con la carta.
Niente più giustificativi da compilare. L’azienda in questo modo potrà monitorare i movimenti della carta carburante tramite l’innovativa piattaforma web e avere in automatico una fattura, valida ai fini contabili, che riepiloga tutte le transazioni effettuate.
Una soluzione che riduce le inefficienze gestionali, grazie alla fatturazione riassuntiva delle transazioni, elimina i rischi di furto e smarrimento legati all’impiego di denaro contante e consente di risparmiare con la scelta degli impianti più convenienti.
I vantaggi lato “driver”, oltre a non dover usare i contanti e anticiparli, sono la libertà di rifornimento poiché non si perde tempo nel ricercare la stazione che accetta la carta, e il risparmio di tempo.